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Apple spinge sullo sviluppo di applicazioni a 64-bit

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Apple-September-2013

 

Con l’arrivo di iPhone 5S, Apple ha inaugurato l’era dell’elaborzione a 64-bit su smartphone, una mossa per certi versi inaspettata di cui non si è vociferato molto, lasciando sorpresi sia i competitor che la stragrande maggioranza dei developer.

Mentre Samsung, il rivale di sempre, ha affermato che il passaggio dei processori dai 32-bit ai 64 -bit avverrà durante il 2014, Apple si sta muovendo nel chiedere ai developers registrati di ottimizzare le applicazioni in funzione del passaggio alla nuova capacità d’elaborazione.

Secondo una nota apparsa in iOS Dev Center e successivamente rimossa per motivi sconosciuti, Apple è attualmente al lavoro su un aggiornamento della piattaforma di supporto che consenta per poter lavorare su applicazioni sia a 32-bit che a 64-bit creando un unico file binario. Si parla del prossimo mese, dove sono attesi cambiamenti di XCode che permettano in sintesi la creazione di un file binario unico, ottimizzato  per eseguire le app a 32/64-bit in dispositivi con iOS 6/ iOS 7. Grazie ad XCode, la costruzione dei file binari che consentono di eseguire  il contenuto su di un dispositivo a 64-bit è semplice, infatti durante ‘ultimo keynote in occasione della presentazione di Infinity Blade III, è stato menzionato il fatto che la conversione del titolo per iPhone 5S, ha richiesto circa due ore.

Se l’interpretazione del messaggio di Apple è corretta, le prime applicazioni disponibili per iPhone 5S ed ottimizzate in tal senso, saranno fornite come download separati dalle versione a 32-bit, fintanto che non verrà fornito un aggiornamento dello strumento di sviluppo, consentendo la creazione di un unico file binario.

iPhone bianco davanti 5s

Per contro tale transizione porterà con sè un maggiore dispendio di memoria, infatti il codice binario a 64-bit richiede più spazio, di conseguenza questi pacchetti doppi incideranno maggiormente sullo storage disponibile. Un altro motivo per spingere lo sviluppatore a passare al supporto dell’architettura a 64-bit, e di seguito spiegato dalle parole di Apple, che così immagina di affrontare la questione:

Quando iOS 7 è in esecuzione su un dispositivo a 64-bit, iOS include le versioni a 32/64- bit separate dalle strutture del sistema. Quando tutte le applicazioni in esecuzione sul dispositivo vengono compilate per il runtime a 64-bit, iOS non carica le versioni a 32-bit delle librerie, il che si traduce in un minore utilizzo della memoria ed un lancio più rapido delle applicazioni.

Poichè tutte le applicazioni integrate supportano di già il Runtime a 64-bit, il beneficio riguarda tutte le applicazioni in esecuzione da elaborare, in particolare quelle che supportano l’elaborazione in background.

Tra qualche tempo tutti i dispositivi iOS utilizzeranno processori a 64-bit, così ad un certo punto la vecchia architettura a 32-bit sarà abbandonata del tutto,  come avvenuto in passato con le applicazioni Legacy PowerPC, anni dopo il transito ai chip Intel.

iPhone 5s promo (A7 chip closeup 002)

Per quanto concerne il chip A7 da oltre un miliardo di transistor Apple ha propagandato un ipotetico raddoppio delle prestazioni di calcolo in virgola mobile, rispetto al suo predecessore A6. Tra i benefici di tale passaggio, non solo potranno essere gestiti quantitativi di memoria RAM superiori ai 4 gigabyte, ma la capacità di calcolo risulta in generale maggiormente precisa, possono essere effettuate operazioni su grandi insiemi di dati in un unico ciclo, migliorando l’efficienza generale. La maggior parte dei benefici potrà essere goduta nel futuro, non a breve termine, ed è legata all’ottimizzazione delle applicazioni. Sappiamo però, che iOS 7 è ottimizzato per l’elaborazione a 64-bit, sia per quanto concerne kernel che driver, oltre a tutte le app integrate e studiate per sfruttare il chip A7.

Apple riporta l’esempio dell’applicazione fotocamera, che avvalendosi di un unico processore di segnale immagine incorporato in iOS 7, offre una messa a fuoco automatica due volte più veloce rispetto alla precedente generazione, catturando scatti più rapidamente,e permettendo la realizzazione di video caratterizzati da  frame-rate più elevati, senza gravare sulla batteria in modo significativo.

via

 

 


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