Gene Munster è l'analista di Piper Jaffray che si occupa regolarmente di tecnologia mobile. Negli ultimi periodi si è interessato molto agli assistenti vocali per le varie piattaforme smartphone; a Dicembre aveva affermato che Siri su iOS 7 aveva compiuto un grande passo avanti rispetto a iOS 6, ma non è stato abbastanza per battere Google Now in un confronto diretto.
Munster ha stilato un elenco di 800 domande e lo ha proposto sia a Siri che Google Now, e ha poi misurato la loro capacità di capire e rispondere correttamente a ognuna di esse. La metà delle domande sono state poste al chiuso, le altre all'esterno. Le domande sono suddivise in cinque categorie: commercio, informazioni locali, navigazione satellitare, informazioni generali e comandi per interagire direttamente con il sistema operativo. Naturalmente, il test è stato svolto in lingua Inglese.
Osservando le due tabelle riepilogative, che vi alleghiamo qui sotto, emergono alcuni dati interessanti. Per cominciare, si sono visti i risultati del passaggio da Google a Bing per Siri: l'assistente di Apple è ricorsa al motore di ricerca di Mountain View solo per il 3% delle domande. Analogamente, anche il ricorso a Google Maps è venuto meno: ora preferisce usare Apple Maps. Grandi progressi anche circa la capacità di rispondere a domande senza l'aiuto di servizi esterni: Siri c'è riuscita per il 4% delle domande, contro l'1% di Dicembre 2013.