Sebbene Apple non abbia mai rilasciato un prodotto con display OLED, continua a dilettarsi con tale tecnologia dietro le quinte proponendo di recente una nuova strategia per migliorare il controllo di luminosità. Uno dei vantaggi indiscussi dei display OLED è che, a differenza di quelli LCD, non utilizza una retroilluminazione per fornire luce al display. Questa tecnologia permette quindi di avere una qualità dell’immagine superiore e di migliorare le prestazioni in termini di risparmio energetico.
Il nuovo brevetto scoperto da AppleInsider, dal titolo “OLED Driving Technique”, spiega in maniera molto chiara che l’illuminazione di un tradizionale display LCD è regolata semplicemente aumentando o diminuendo la quantità di luce emessa dai componenti della retro-illuminazione. Questa soluzione non è adottabile sui display OLED, sui quali ogni pixel emette luce individualmente.
Ciò significa che i produttori di dispositivi devono permettere la regolazione della quantità di luce fornita da ogni pixel OLED, rendendo la procedura di regolazione della luminosità piuttosto complessa, molto più di quanto non lo sia attualmente.
Quello che accade per i display OLED, infatti, è che la quantità di luce emessa da un singolo pixel varia in maniera non lineare con la quantità di potenza fornita al pixel stesso. Per questo motivo, l’aumento o la diminuzione della luminosità non è correlato in maniera diretta con la semplice quantità di potenza fornita ad ogni pixel.
Apple, dunque, ha spiegato che attualmente è possibile estrarre i valori di luminosità dai dati di un’immagine su un sistema e convertire questi dati in un segnale di controllo della luminosità di un pixel OLED. Questo complesso sistema di gestione può consumare molte risorse di sistema e ridurre la durata della batteria, ma può essere compatibile anche con i meccanismi di controllo della luminosità dei display LCD già esistenti.
Così l’azienda di Cupertino ha proposto una soluzione che punta ad offrire un controllo della luminosità efficiente sui display OLED. Uno dei metodi descritti analizzerebbe i dati presi da un’immagine e li trasformerebbe nel dominio logaritmico dal quale i segnali di controllo della luminosità verrebbero sottratti.
Una soluzione innovativa e più efficiente di quelle attualmente adottate che potrebbe portare, in futuro, all’adozione di display OLED da parte di Apple per i suoi dispositivi o, più in generale, all’utilizzo, da parte di molti produttori di dispositivi mobili, con nuovi display OLED a basso consumo.