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Nuovi pezzi dell’iPhone 5 ‘rubati’ dalle fabbriche Apple… o no?

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La situazione sta diventando imbarazzante. Mancano più di tre settimane dall’evento del 12 settembre, ma già del prossimo iPhone sappiamo quasi tutto – quantomeno dell’estetica. E pensare che alla D10 di pochi mesi fa, Tim Cook aveva promesso “una segretezza raddoppiata” per i futuri prodotto Apple. Un nuovo design allungato in verticale, già misurato al millimetro; un display da 4 pollici più resistente e sottile; una scocca posteriore di alluminio e cornici in vetro lucido; un nuovo connettore più piccolo da soli 9pin e probabile supporto alla micro-USB.

L’estetica l’abbiamo vista in foto, mockup, disegni e quant’altro, mentre sono ormai pochi i componenti che non sono stati smontati e pubblicati online – non mancano all’appello neanche batteria, vano Nano-SIM, tasto Home e pulsanti laterali!

Oggi, direttamente dalla fabbrica di Shenzhen, la cittadella Foxconn quasi interamente dedicata all’assemblaggio di prodotti Apple, arriva “in the wild” un’altra scocca posteriore del prossimo iPhone, che si aggiunge alle tante altre trafugate delle quali non se ne tiene neanche più il conto. Questa volta le foto sono di sufficiente qualità e diffuse dal sito cinese 163.c0m. Le caratteristiche sono le medesime.

Il componente non è stato ancora rifinito, e manca delle classiche diciture di “immatricolazione” del telefono, ma sono riconoscibili molte delle caratteristiche già viste in precedenza. L’unico dettaglio degno di nota è il foro del microfono frontale, posto tra la lente della fotocamera e il LED flash, in queste foto ben visibile nella sua futura grandezza. Ecco la galleria completa:

Rumor, indiscrezioni e sempre più componenti, come mai è stato registrato nella storia di Apple, che scorrazzano in giro per il mondo, abbandonando le sedi di produzione cinesi. Oggi non a caso ricordavamo il detto: “buy on rumors and sell on news”. In questa calda estate, la compravendita di azioni Apple è impazzita, mentre il valore dei titoli di Cupertino è salito alle stelle: pochi giorni fa un nuovo record storico per valore nominale di capitalizzazione, e oggi, all’apertura della borsa di Wall Street, le azioni che schizzano alla quota mai raggiunta di $674.88. L’hype che si sta creando attorno al prossimo iPhone di sesta generazione sta coinvolgendo naturalmente anche i consumatori!

Sciocco sarebbe pensare che Apple non si interessi più o meno indirettamente della diffusione di indiscrezioni nei mezzi di informazioni, dal mondo della blogosfera alle principali principali statunitensi. Questa strategia aziendale fu messa a nudo già diversi anni fa dal Wall Street Journal, che parlava di “soffiate di persona o tramite telefono, ma mai via email” da parte di non ben precisati uomini di Cupertino.

I motivi di simili mosse possono essere molteplici e quasi sempre oscuri: dal confondere i competitor, allo scoraggiare i potenziali acquirenti all’acquisto di prodotti di altre marche, dal rispondere alle aspettative degli analisti per rinforzare il titolo in borsa, al mantenere alta l’attenzione sul futuro prodotto. E si può dire che Apple ci sia sempre riuscita, sia tra gli azionisti, che tra i consumatori.

Ma non si può invece dire che Apple non stia pagando per questo: nel terzo trimestre fiscale 2012 le vendite dell’iPhone non hanno superato le aspettative degli analisti, sebbene siano aumentate di oltre 6 mila unità rispetto ad un anno prima. Il motivo? Tutti stanno aspettando il nuovo iPhone, sempre in prima pagina sui siti del settore. E così, i “soli” 26 milioni di iPhone venduti da Apple nello scorso trimestre hanno fatto rimanere delusi molti investitori, costringendo Tim Cook a farsi scappare qualche parolina di troppo circa un’imminente “grande transizione autunnale” – il probabile evento del 12 settembre, forse seguito da uno dedicato all’iPad Mini.

Se il ‘gioco’ funziona anche questa volta, quando si passerà dai “rumors” alle “news”, alla parola d’ordine “buy” si sostituirà “sell”, mentre fiumane di gente faranno la fila davanti agli Apple Retail Store, ormai meta preferita di molti utenti.


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