Continua a tener banco la particolare vicenda che vede coinvolta Apple, lo sviluppatore DriversEd.com e, recentemente, un senatore americano che ha chiesto ed ottenuto la rimozione dall’App Store dell’applicazione “Driver License” per iPhone, iPod Touch e iPad, che consentiva di creare i modelli delle patenti di guida di oltre 50 stati americani.
A lanciare l’allarme sui potenziali rischi legati all’utilizzo dell’applicazione che di fatto consentiva di realizzare i modelli utilizzando la foto dell’utente adatti, in linea teorica, per essere inviati via mail e stampati, era stato il senatore americano Bob Casey, che nei giorni scorsi aveva chiesto direttamente al CEO di Apple Tim Cook la rimozione dell’applicazione. Apple ha provveduto ad accogliere la richiesta del senatore Casey, anche se non manca chi ha sottolineato che tale decisione è stata adottata piuttosto tardivamente. L’app, infatti, era presente nel market da circa due anni.
La vicenda sembrava essersi conclusa, ma nelle scorse ore è arrivata la risposta dell’altra parte in causa, ovvero lo sviluppatore dell’applicazione, che non esita a definire eccessivamente precipitosa la decisione di Apple. DriversEd.com sottolinea importanti aspetti tecnici dell’app che annullerebbo all’origine il rischio di falsificazione delle patenti:
- I modelli sono renderizzati a 72dpi e tale caratteristica li renderebbe inadatti a stampe di qualità
- I modelli presenterebbero, volutamente, delle differenze rispetto a quelli reali sia per quanto riguarda i font, sia per il layout degli elementi in essi contenuti
Per dirla in altri termini, partendo dai modelli realizzati con l’applicazione sarebbe molto difficile stampare una patente di guida identica a quella reale. La risposta della casa di Cupertino, alla luce delle recenti dichiarazioni dello sviluppatore, al momento, non è arrivata e l’app continua ad essere oggetto di censura.